
AZIENDE E FONDI PENSIONE
Come gestire il Tfr in modo ottimale? Tenerlo in azienda o versarlo ad un fondo pensione?
Solitamente le aziende non danno la giusta importanza alla gestione del Tfr dei propri dipendenti. Viene scelto di mantenere il Tfr in azienda perchè non si conoscono quali siano le alternative.
Vediamo insieme quali sono le conseguenze e perchè scegliere di proporre l’utilizzo del fondo pensione ai propri dipendenti è la scelta ottimale.
Mantenere il Tfr dei dipendenti in azienda
Cosa succede se l’azienda decide di mantenere il Tfr dei propri dipendenti?
Se l’impresa ha meno di 50 dipendenti il Tfr rimane in gestione al datore di lavoro che in caso di licenziamento o dimissioni del lavoratore dovrà liquidarlo solitamente entro 45 giorni. Se l’azienda invece ha più di 50 dipendenti allora il Tfr viene destinato al Fondo di tesoreria gestito dall’Inps.
Per il datore di lavoro la gestione del Tfr dei propri dipendenti è un costo certo che si quantifica nella rivalutazione annua dell’1.5% + 75% dell’indice dei prezzi Istat della somma accantonata.
Questo significa che ipotizzando un’inflazione costante del 2% il costo del Tfr sarà del 3% annuo per il datore di lavoro.
Versare il Tfr all’interno di un fondo pensione
Scegliere invece di incentivare i propri dipendenti a versare il Tfr in un fondo pensione porta a dei vantaggi per entrambe le parti. (vedi i vantaggi per il dipendente in questo articolo).
L’azienda non avrà l’onere di sostenere la rivalutazione annua del Tfr ai dipendenti. Inoltre si troverà a diluire nel tempo gli esborsi dovuti alla liquidazione del dipendente in caso di licenziamento o dimissioni.
Il secondo vantaggio di cui godrà l’azienda è la deducibilità del Tfr pari al 6%: in questo modo andrà quindi a ridurre il proprio imponibile fiscale.
Oltre ciò abbiamo anche l’ottimizzazione del costo del lavoro tramite contributi aziendali e premi welfare, versandoli al fondo pensione saranno gravati solo dal contributo di solidarietà del 10% a differenza degli aumenti retributivi il cui costo complessivo è più elevato in quanto gravato dai contributi.
Rappresentano dunque un benefit a costo molto inferiore e con percezione superiore dal momento che entra lordo nel fondo pensione.
Ulteriori vantaggi sono dovuti ad altri esoneri contributivi:
- Riduzione progressiva del carico contributivo (Legge n. 248/2005), pari allo 0,28%
- Esonero dal versamento del contributo dello 0,20% al fondo di garanzia Inps, relativamente alla quota di Tfr conferita al Fondo Pensione
0 comments